"CONFRONTO: IL COLORE IN ARCHITETTURA” L'Evento Deco Paint di OIKOS con gli studi NA3 ARCHITETTI e Nog Atelier

Giovedì 26 ottobre alle ore 19:00 si è svolto nell’Atelier Oikos presso Boccascena Arti e Mestieri di Roma l’incontro con gli architetti Nicola Auciello, titolare e fondatore dello studio NA3 ARCHITETTI, e Cosimo Distante, titolare e fondatore di Nog Atelier. L’iniziativa, dal titolo: “CONFRONTO: IL COLORE IN ARCHITETTURA” è stata introdotta dall’arch. Valentina Piscitelli, che ha illustrato i concetti che sono alla base del lavoro dei due studi di progettazione, operanti principalmente a Roma.

Partendo da un background comune sull’approccio metodologico è stato chiaro come attraverso un uso diverso del colore i due creativi sono approdati a risultati tanto dissimili quanto sorprendenti.

Nell’aprire il momento di confronto l’arch. Auciello ha esposto una selezione di lavori e progetti eseguiti nel corso di 20 anni di attività professionale dello studio NA3 ARCHITETTI, riassuntive della filosofia progettuale dell’autore per il quale progettare significa principalmente “mettere ordine”. In questa cornice il colore assume l’importante ruolo di elemento ordinatore del rapporto con il contesto, ma soprattutto aiuta a raggiungere gli obiettivi del cliente nella forma espressiva del progettista, che opera maieuticamente.

La conversazione è proseguita con l’intervento di Cosimo Distante che si è concentrato su una tematica altrettanto interessante: l’indirizzo delle scelte progettuali che per lui scaturiscono sempre dalle istanze, più o meno espresse dal cliente e che proprio nel rapporto di scambio con il progettista generano una opinione che diventa elemento fondamentale per definire gli elementi compositivi. Fanno parte di questo interessante iter di approccio l’uso e la modulazione di tonalità e contrapposizioni cromatiche in relazione ai singoli progetti.

Obiettivo dell’incontro, oltre che evidenziare gli esiti di due ricerche autonome, è stato mostrare similitudini nell’approccio al ridisegno degli spazi come traduzione di sensazioni ed emozioni del cliente. I due progettisti hanno infatti rivelato un ‘Common Ground’: la sofisticata interpretazione dell’uso del colore come medium, vibrazione e generatore di benessere, ma anche come l’architetto possa riappropriarsi del suo antico ruolo di “Magister” di saperi e sapori contemporanei.